E siamo alle solite: EFFETTO RETROATTIVO sull’aumento delle imposte e tasse, e non è la prima volta. In Ddl di legge di Stabilità è previsto l’aumento del prelievo dal 1° gennaio 2014 sui rendimenti dei fondi pensione, sui dividendi di Fondazioni e Trust e sull’IRAP con il ritorno del 3,9%.

Fonte Il sole 24 ore: Hanno un valore di 10 miliardi di euro le maggiori imposte, con effetto retroattivo, introdotte negli ultimi 3 anni chiesti ai contribuenti. Si va dal decreto salva-Italia targato MONTI del 2011 fino alla legge di stabilità per il 2015 in corso di approvazione. E ciò contro lo Statuto del Contribuente che NON PERMETTE (o permetterebbe) il varo di nuove imposte con IMPATTO RETROATTIVO rispetto all’emanazione della LEGGE. In questo caso è PREVISTO NELLA NUOVA LEGGE DI STABILITA’ PER IL 2015 le maggiori tasse partono dal 1° gennaio 2014.
Dice Il sole 24 ore: dall’emanazione dello Statuto dei contribuenti 14 anni or sono le nuove tasse con effetto retroattivo sono state introdotte 86 volte. Ma lo Statuto del contribuente essendo una legge ordinaria può essere scavalcata da altra legge o decreto…come dalla legge di stabilità appena varata come ddl dal CDM.
Nell’attuale disegno di legge di stabilità che il Parlamento deve approvare entro fine anno, è stato previsto infatti  l’aumento dall’11,5 al 20% delle imposte sui rendimenti dei fondi pensione con decorrenza dal 1° gennaio 2014.  Oltre all’aumento delle imposte su dividenti erogati da FONDAZIONI E TRUST ed in ultimo ma non per importanza,  ancora maggiore IRAP con il ritorno al 3,9% per l’intero 2014 e quindi a partire dall’inizio dell’anno.
Con la legge di stabilità si prevede quindi sia cancellato lo sconto per l’IRAP, DISPOSTO IN OCCASIONE DEL BONUS DEGLI 80 EURO E DAL 2015 CI DOVREBBE ESSERE LA DETASSAZIONE DELLA COMPONENTE LAVORO.
Dalla parte del contribuente nella nuova legge di stabilità  c’è l’innalzamento da 3 a 5 anni del periodo di osservazione delle società di comodo in perdita sistemica, elevazione a 10mila euro della soglia per le comunicazioni black list.
Oltre alla violazione del divieto dello Statuto del contribuente, bisogna dire che l’effetto retroattività di tali maggiori imposte, con la legge non ancora approvata, potrebbe creare molti problemi, e più gravi di quello che dovrebbe essere lo scopo positivo.
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