Ogni anno l’Osservatorio di Affitto Assicurato, società specializzata nel rilascio di contratti a tutela delle obbligazioni derivanti da contratti di locazione, nell’espletamento delle sue ricerche e studi condotti in ambito di locazione, traccia l’identikit del conduttore che ha affittato casa nell’anno 2016. Da quanto è emerso dalla pubblicazione dello studio (29 marzo 2017), la segmentazione dei conduttori prevede: 60% lavoratori dipendenti; 20% autonomi; 8% pensionati; 12% studenti o disoccupati.

La fascia di canone più ricorrente è compresa fra i 500-600 euro al mese; dall’analisi sul panorama dei conduttori, emergono delle curiosità interessanti. Analizzando i dati, emergono un paio di stereotipi:

  • Quarantenne, lavoratore dipendente che sostiene un canone di locazione mensile compreso fra 450 e 600 euro.
  • Uomo, nella fascia d’età compresa fra i 40 e i 50 anni, lavoratore dipendente con una disponibilità a scegliere un canone di locazione che oscilla fra i 450 e i 600 euro.

Ecco i risultati dell’indagine pubblicata da Affitto Assicurato:

Il 50% dei contratti di locazione stipulati nell’anno 2016 proviene da un bacino di persone con età compresa fra i 40 e i 50 anni, una fascia anagrafica che, prima della crisi economica, era più orientata all’acquisto dell’immobile mentre oggi sceglie l’affitto perché soluzione più alla sua portata. Più fisiologico, in questo senso, il 25% di inquilini under 40enni: fascia d’età, questa, che tradizionalmente sceglie l’affitto come prima soluzione una volta uscita dalla casa di famiglia”.

Dall’analisi effettuata dall’Osservatorio di Affitto Assicurato emerge che il conduttore che utilizza il canale delle agenzie immobiliari è nel 60% dei casi italiano, per il 30% dei casi cittadino extracomunitario e, soltanto, nel 10% dei casi comunitario. Il rapporto fra maschi/femmine per contratti di locazione stipulati è del 60% contro il 40%. Si equivalgono, invece, i contratti di affitto stipulati da single e da famiglie.

Per le fasce d’età i conduttori sono per il 20% poco al disotto i 40 anni, per il 45% fra i 40 e i 50 anni, per il 20% fra i 50 e i 60 anni, e 5% sopra i 50 anni. Tra i conduttori prevalgono nettamente (60%) i lavoratori dipendenti, il 20% sono lavoratori autonomi, per il 12% studenti e disoccupati e per l’8% pensionati.  Molto concentrata  risulta essere la prevalenza della durata nei contratti di locazione. Per quanto concerne l’importo del canone di locazione, le risultanze sono ascrivibili alle seguenti: il 43% dei contratti è nella fascia 500-600 euro, il 32% tra 400-500 euro, il 16% tra 300 e 400 euro, il 9% tra 600 e 1000 euro.

Cos’è cambiato rispetto all’ultimo anno della rilevazione? Se confrontiamo queste informazioni relative l’anno 2016 con quelle risultate e validate per l’anno 2015, si notano delle discrepanze: in linea generale, gli italiani si sono ridotti di un sensibile 10% ed aumentano gli stranieri:

  • nel 70% dei casi si tratta di un inquilino di nazionalità italiana
  • per il 25% dei casi, si tratta di cittadino comunitario
  • per il 5% dei casi, si tratta di cittadino di origine extracomunitaria
  • il rapporto uomini/donne è quasi invariato ed oscilla di un 5% a favore degli uomini
  • i lavoratori dipendenti perdono ben 9 punti di in termini di percentuale
  • sono incrementati i contratti di locazione con i canoni di importo compreso fra 500/600 € (+10%)
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