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Spesometro proroga integrale al 31 gennaio 2014.

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Con il Provvedimento direttoriale (Prot. 2013/130406 del 7 nov. 2013) l’Agenzia delle Entrate ha prorogato il termine per l’invio dello spesometro dal 12 novembre (21 novembre per i trimestrali) al 31 gennaio 2014.

La proroga dello spesometro al 31 gennaio 2014 riguarda sia l’invio ordinario della comunicazione polivalente sia l’eventuale correttiva che – nello stesso termine – annulla e sostituisce la precedente.
 
INTERESSATI ALLA PROROGA sono sia i contribuenti mensili, che avrebbero dovuto effettuare l’adempimento entro martedì 12 novembre prossimo sia i contribuenti trimestrali che invece dovevano presentare lo spesometro entro il 21 novembre 2013.
 
La presentazione dello spesometro (precisa il provvedimento) dovrà  essere effettuata esclusivamente tramite i canali telematici Entratel o Fisconline.
 
La proroga si è resa necessaria (oltre che per i diversi dubbi ancora irrisolti sui dati da comunicare) anche perché la fissazione dei termini per l’invio telematico dello spesometro è stata ufficializzata con un provvedimento emesso a meno 60 giorni prima dalle scadenze rinviate. Ciò costituisce violazione dello statuto del contribuente.
 
Nota della redazione:
 
Lo spesometro è stato introdotto, dall’art. 21 del DL 78/2010, al fine di contrastare gli eventuali fenomeni di evasione fiscale, in quanto l’Agenzia delle Entrate potrà verificare se la singola operazione effettuata dall’impresa, sia stata dichiarata anche dalla controparte acquirente, ad incrocio dei dati.
 
A tal punto ─ viste le enormi difficoltà nel separare i dati “che occorre  inviare” da quelli per i quali non vige l’obbligo , sarebbe meno gravoso … spedire l’intero registro acquisti e vendite, in maniera tale da poter eliminare l’obbligo delle stampe fiscali (che ci sembra una duplicazione inutile).  Inoltre per quanto riguarda gli acquisti effettuati da privati, introdurre la norma che is superano i mille euro di costo, l’emissione della fattura è obbligatoria.
 
Spedire l’intera contabilità relativa alle operazioni attive e passive, eviterebbe anche la comunicazione per le operazioni intrattenute con Paesi black list e San Marino, che sarebbero rilevate dall’intero registro IVA inviato.
 
GA Merola
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