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Oggi Conte scioglie la riserva Mattarella permettendo su Savona

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ANSA. Entro oggi il premier incaricato Giuseppe Conte vorrebbe far giurare il governo per far aprire i mercati domani a governo in carica.

Ma il nodo SAVONA al ministero dell’economia sta diventando pericoloso, visto che sia Di Maio che Salvini non intendono ritrattare le loro volontà mentre il Presidente Mattarella vive il timore non teorico di presentare all’Europa e ai mercati un ministro anti-europeista. Fatto che potrebbe far lievitare ancora lo spread sui mercati, con negative ripercussioni immediate sui cittadini che debbono accendere mutui o prestiti, oltre alle difficoltà che potrebbero avere gli istituti bancari.

Un giorno questo, quindi pieno di incertezze: da un lato si comprende la preoccupazione del capo dello Stato, che giustamente ritiene l’Italia non in grado di sostenere una ritrattazione degli impegni europei, come vuole Salvini e Di Maio, in quanto non ne è nelle condizioni di poterlo fare. (E su questo  ci trova d’accordo visto il rischio che con un super debito pubblico che ha sforato tutti i record, un governo anti-euro potrebbe peggiorare la situazione nell’immediato ….. ndr).

Ma si comprende anche la posizione di Lega e 5stelle che sa benissimo che senza delle fratture con l’europa non si va da nessuna parte. IL PROBLEMA, che si pone, in tale seconda ipotesi, è che nel frattempo che si tratta e combatte con tedeschi e francesi, gli italiani potrebbero arrivare a un collasso economico irreversibile, peggio di quello successo alla Grecia, con tassi insostenibili, e TITOLI NON PIU’ NEGOZIABILI SE IL RATING SCENDE ANCORA DI 2 LIVELLI.

Ma Lega e m5s fanno sapere che il loro è un ultimatum, non intendono trattare, o con Savona o si ritorna alle urne.

Una grande responsabilità quella del Capo dello Stato, che potrebbe valere una ripresa della stabilità sino ad oggi, sebbene senza crescita o rischiare anche quel minimo di sicurezza raggiunta con fatica dal 2011 ad oggi.

Per il Quirinale la decisione non è facile, perchè il ritorno alle urne è l’ultima cosa che vorrebbe, con l’urgente manovra per sterilizzare l’aumento dell’IVA, e un esercizio provvisorio che sarebbe, oltre che inedito, davvero pericoloso.

Insomma a 84 giorni dal voto, le uniche sicurezze sono il raggiungimento del record negativo di tempo di gestazione per la formazione del governo e la necessità di avere un Governo per gestire le scadenze europee, che attendono l’Italia con trepidazione degli alleati, a voler discorrere con un governo, almeno sulla carta, che vuole fare battaglia, e forse non né ha diritto.

Insomma Salvini e Di Maio, con la loro forte intesa anti-europa, secondo chi vi scrive, stanno giocando con il fuoco, stanno giocando con un intero popolo che dalle loro convinzioni tutte da verificare, e dall’esito incerto, potrebbero causare molti danni pur avendone forse la ragione.

In tutto questo abbiamo scoperto un capo dello Stato, responsabile, attento che tiene soprattutto a quella parte di popolo meno facoltosa che potrebbe subire i maggiori danni dalla politica che vogliono mettere in atto di maio e salvini.

Pino Merola

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