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Gentiloni parla poco senza millantare

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E’ un Paolo Gentiloni quello di scena ieri sera come ospite da Pippo Baudo su Rai1, dove l’attuale Premier sostituto di Matteo Renzi al Governo annuncia la sua rimanenza a Palazzo Chigi fino al 2018 (data per la conclusione del mandato del PD non eletto dal popolo ma dal Presidente della Repubblica, un fattore sempre da ricordare…). Un altro discorso toccato è stato quello relativo alle tasse sul lavoro, dove Gentiloni si è espresso in maniera chiara ed esplicita: “Le abbasseremo!”
Le solite parole di chi governa in Italia? Dalle parole rilasciate a Pippo Baudo, Gentiloni sembra prendere sul serio le vicissitudini dei ormai poveri cittadini italiani che non possono fare altro che ascoltare il neo Premier a tutto campo sulla Rete miraglia della Rai (televisione di Stato, solo per ricordare). Oltre all’abbasseremo le tasse, Gentiloni si sofferma sul lavoro e sul futuro: “Questo non sarà un Governo provvisorio” e sulla questione miracoli è categorico in un “Quelli li fanno i cittadini con i loro sacrifici”, una frase che la dice lunga…
Paolo Gentiloni si sofferma anche su un possibile intervento sul lavoro: “Il nostro obiettivo nel DEF è quello di abbassare ulteriormente tutte le tasse relative al lavoro”, un’altra frase che potrebbe anche considerarsi buona: ma sarà veramente così?
I cittadini italiani stanno, da qualche anno a questa parte, stanno subendo troppo: il lavoro (argomento trattato ieri dal Premier) è in netta diminuzione così come in aumento c’è sempre (statistiche alla mano) la disoccupazione. E poi c’è sempre la questione dell’immigrazione che non vuole cessare in questo nostro paese pronto ad accogliere chi ne ha bisogno, ma che non guarda nei propri cittadini i veri bisogni.
Il Premier si sofferma anche su crisi e Mezzogiorno: “Le cicatrici della crisi che ha colpito il nostro Paese sono invocabili – ha dichiarato – ma le cose possono solo che migliorare non solo per i numeri ma soprattutto sulle busta paga”. Gentiloni cita anche lavoro, Mezzogiorno, processo penale e la legge sulla concorrenza e della povertà: “Mi auguro di ricevere novità nel più breve tempo possibile, forse già in questa settimana”. Anche sulla corruzione Gentiloni era preciso nella risposta: “E’ un male radicato che continua ad emergere: abbiamo bisogno di anticorpi a tutti i livelli”.
Alla fine dei conti da Gentiloni a Renzi che cosa è cambiato fino a questo momento? Secondo noi poco, forse niente visto che la situazione dell’Italia non migliora e con Gentiloni che prova a tappezzare il lavoro non ottimale realizzato dall’ex Sindaco di Roma. Le elezioni potrebbero essere la giusta via di fuga per un partito (quello Democratico) che con il passare dei mesi si sta sgretolando: a chi andrà in mano nel futuro prossimo un’Italia così allo sbando?

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