La legge di stabilità ottiene la fiducia al Senato anche senza forza italia, passata ieri all’opposizione. Sono dieci i senatori che fanno la differenza con una maggioranza assoluta a 161 voti, e il governo che ne ha ottenuti 171 a favore e 135 contro. 

REDDITO MINIMO
Tra le misure che meritano di essere menzionate, vi è il reddito minimo di povertà per coloro che versano in situazione di gravissima difficoltà economica. La copertura è stata individuata in 120 milioni di euro in 3 anni, da prelevare con il 6% sulle pensioni d’oro sopra i 90mila euro annui, con il 12% sopra i 128mila euro e con il 18% sopra i 193mila euro. Ancora non è dato sapere quale sarà l’assegno di reddito minimo per coloro che versano in condizioni indigenti, ma si parla di 228 euro mensili.

EQUITALIA AZZERA GLI INTERESSI.
E’ arrivata la definizione dele cartelle esattoriali di equitalia pendenti al 31 ottobre 2013.
Eliminazione degli interessi di mora sulla cartelle scadute, ma non l’importo pieno e la sanzione (che rimangono). I contribuenti dovranno presentare domanda per ottenere lo sgravio degli interessi, pagando in maniera contestuale almeno il 50% dell’esposizione debitoria.

TASSAZIONE CASA.

Trasformata la TRISE (come detto nel nostro articolo di ieri) e in arrivo la IUC l’imposta unica comunale,che nella sostanza non cambia nulla rispetto all’Imu, anzi oltre a questa si dovrà pagare anche la Tasi.

DEDUCIBILITA’ IUC/IMU al 30%.

Confermata la dedudicibilità al  30% ai fini IRPEF/IRES dell’IMU O IUC pagata sugli immobili strumentali.

Il testo ora approda alla Camera per il secondo via libera, con altre modifiche quasi sicure che rendono scontato un nuovo passaggio a Palazzo Madama.

Ma si respira aria di elezioni, l’approvazione della legge di stabilità è atto dovuto, a parte il reddito minimo che riteniamo importante, crediamo che a questo punto a nessuno convenga più andare avanti, neanche a LETTA.

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