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Lavoro flessibile con i tanti vantaggi e i molti ostacoli

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Lavoro, non mancano le agevolazioni con benefici ma anche fattori negativi

Lavoro flessibile, il mondo della professione ha introdotto molte agevolazioni per il lavoro flessibile e migliorare così l’autonomia che è organizzata, con la percentuale pari al 75% e che viene organizzata dalle risorse umane, soprattutto grazie alla tecnologia che in questo delicato momento consente di lavorare in mobilità e anche fuori sede.

A comunicarlo è la ricerca effettuata dalla Flexible Work: Friend or Foe?, un’iniziativa che viene promossa dal colosso Vodafone e condotta su un campione di circa 8.000 soggetti tra lavoratori del settore pubblico e datori di lavoro, tra manager e dirigenti di PMI, ma anche vari organizzatori del settore pubblico e delle molte multinazionali divise in dieci Paesi. Ma quali sono i vantaggi di questa iniziativa? I vantaggi dello Smart Working, sempre per quanto riguarda l’indagine effettuata, riguarda da vicino l’aumento della produttività e la crescita dei vari profitti con il conseguente miglioramento della reputazione aziendale. Sono tre i benefici ottenuti soprattutto attraverso la rivoluzione digitale nei vari luoghi di lavoro, che ha come protagoniste le reti mobili di ultima generazione 3G e 4G, con i vari servizi a disposizione. Per quanto riguarda le principali barriere che impediscono l’adozione di politiche per lo Smart Working, lo studio individua un po’ di ostacoli che andiamo a sottolineare. La percentuale pari al 33% degli intervistati ha la mentalità aziendale che non è aperta, mentre tra il 25% e il 30% potrebbero nascere spesso molti problemi relativi alla distribuzione del lavoro e alle relazioni varie con i colleghi. La motivazione dei dipendenti, legato al lavoro flessibile, produttività e profitto sono segnate dalla percentuale pari al 55%, 44% e 30% di tutti quelli che hanno partecipato all’indagine. In tutto questo che cosa succede in Italia? L’indagine ha fatto constatare che la percentuale pari al 40% dei lavoratori non è ancora stato coinvolto nel lavoro flessibile, mentre è la percentuale pari al 42% tutti quelli che vorrebbero avere questa opportunità lavorativa, i questo periodo una grande risorsa.

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