Giunta Raggi, è crisi? Sono ormai trascorsi otto mesi dall’ingresso trionfante del Sindaco Raggi al Comune di Roma e in politica non sono pochi. Si sa che la Capitale non è facile da Amministrare e che l’eredità del passato è pesante in termini politici e finanziari.

L’immenso buco finanziario non consente di fare miracoli ma è altrettanto vero che in otto mesi la Giunta Raggi ha dato il via a 112 delibere di cui 78 solo di nomine e tra le restanti, tranne le ultime, una è stata ritirata: si trattava di una delibera con la quale si fermava l’attività di un termovalorizzatore sull’onda del volere popolare ma la Giunta Raggi non aveva considerato che i ricavi derivanti da tale attività erano parte del bilancio delle città, per cui il fermo non era possibile.

Pasticci, approssimazione, confusione questi sono i connotati della giunta Romana. Su tutto questo si innestano le revoche di deleghe, l’abbandono di incarichi, l’arresta di Marra, il licenziamento di Romeo, il responsabile del personale del Comune di Roma.

 

Giunta Raggi, è caos

Ora la convocazione in procura del Sindaco, le indagini della Magistratura, gli eventuali futuri avvisi di garanzia nei confronti della Sindaca e ultimo anche la intervista/ no intervista all’assessore all’urbanistica Berdini che definisce la Raggi un’incompetente e critica la “banda” che la circonda.

Ieri sera sarebbero arrivate le scuse dell’assessore alla Sindaca e le dimissioni, respinte con riserva, dalla medesima. Sembra tutto, però, tenuto insieme con lo scotch, tutto traballante e la stessa riserva espressa dalla Raggi sulle dimissioni del suo assessore suona come un tentativo di prendere tempo, di trovare un adeguato sostituto senza lasciare un vuoto temporaneo che peserebbe come un macigno sull’Amministrazione cinque stelle.

Intanto la città non vede alcun miglioramento, i problemi sono sempre dove erano, i topi continuano a scorrazzare indisturbati esattamente come otto mesi fa, i trasporti non sono cambiati affatto, altrettanto le buche nell’asfalto che provocano problemi e anche danni personali ai romani. Insomma, tutto come prima e in più la sensazione di un vuoto istituzionale nella Capitale, un’incapacità nell’iniziare ad Amministrare la Capitale italiana. Si evidenziano anche malumori e contrasti tra l’Amministrazione capitolina e i parlamentari penta stellati e il malumore della base sulla rete.

Dense nubi scure si addensano sull’Amministrazione di Roma, non è nemmeno più così certa la continuazione dell’Amministrazione Raggi che tiene duro ma, per sua stessa ammissione, ha già avuto la tentazione di lasciare. Se l’azione della Magistratura dovesse mettere in luce ulteriori elementi di dubbio sulla correttezza dell’azione della Sindaca sarebbe il tracollo della Giunta e ancora deve essere ben chiarita la questione delle polizze vita che non rappresentano certo un reato ma gettano sospetti sulle motivazioni che hanno portato alla loro sottoscrizione.

In foindo Marino, oltre a non avere più la stima dei cittadini, ha dovuto lasciare la poltrona di Sindaco anche per meno.

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