17 luglio 2025
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Finalmente dopo aver tribulato per tutto il 2025 arriva un taglio dei tassi da parte della Fed. Oggi 17 settembre la Federal Reserve ha tagliato i tassi di interesse di 25 punti base, portando il range del fed funds rate al 4,00–4,25 %. Federal Reserve+3Reuters+3AP News+3
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Si tratta del primo taglio dall’inizio del 2025 e dell’intervento più significativo da dicembre 2022. AP News+1
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Secondo il presidente Powell, si è trattato di un’azione di “risk management”: un modo per controbilanciare il rischioso aumento dei disoccupati anche se l’inflazione ancora è alta, più alta di quella prefissita per avviare i tagli di interesse.
Effetti immediati del taglio
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Mercati finanziari
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I rendimenti obbligazionari a breve termine scendono, mentre il dollaro si è leggermente rafforzato. Gli indici azionari hanno avuto reazioni variegate, a indicare attese già ampiamente scontate.
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I futures sui tassi indicano ora una probabilità altissima (oltre 90 %) di un altro taglio già in ottobre. Reuters
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Mutui e prestiti
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In USA, i tassi sui mutui su 30 anni sono scesi, toccando minimi da quasi un anno, sui 6,35 %. NerdWallet UK+1
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Questo rende più conveniente acquistare casa o rifinanziare mutui esistenti, anche se l’impatto totale dipende dai rendimenti del Treasury a 10 anni e dalle condizioni di credito. NerdWallet UK+1
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Settore immobiliare commerciale
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Per il segmento multifamily, il taglio è visto come marginalmente positivo ma non basta per invertire il rallentamento nei prezzi e nei volumi di transazioni. Le condizioni restano difficili. multifamilydive.com
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3. E ottobre che succede?
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Secondo il comunicato ufficiale, la Fed si è detta pronta a valutare ulteriori aggiustamenti del tasso guida in base ai dati sull’economia, soprattutto mercato del lavoro, inflazione e rischi esterni. Federal Reserve
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Prima del taglio, i mercati già prezzavano un taglio in ottobre. Ora, dopo quello di settembre, le probabilità sono salite al 94 %. Reuters
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Anche alcune grandi banche, come Bank of America, stimano che la Fed farà altri due tagli nel 2025 (uno a settembre, già realizzato, e uno in dicembre), lasciando aperta la strada a un possibile taglio anche in ottobre. Reuters
4. Perché un taglio a ottobre? I motivi principali
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Debolezza del mercato del lavoro
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I dati recenti sugli occupati nei settori non agricoli fanno registrare una crescita rallentata o addirittura in frenata. Tassi di disoccupazione in lieve aumento. AP News+2The Guardian+2
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Inflazione ancora alta ma forse in moderazione
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L’inflazione è salita a circa il 2,9 % a/a ad agosto, sopra il target del 2 %. AP News+2The Guardian+2
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Tuttavia, alcune pressioni (come quelle derivanti dai dazi e dalla catena degli approvvigionamenti) potrebbero essere transitorie, permettendo alla Fed di “respirare” e tagliare con cautela.
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Desiderio di sostenere la crescita
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La Fed percepisce rischi al ribasso per l’economia (su occupazione e consumi). Un taglio prudente aiuta a rassicurare mercati, famiglie e imprese.
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5. I possibili effetti di un ulteriore taglio in ottobre
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Reducing borrowing costs: un secondo taglio porterebbe i tassi a circa 3,75–4,00 % e amplierebbe le condizioni finanziarie più accomodanti per consumatori e imprese. Investopedia+1
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Stimolo al mercato immobiliare: ulteriore discesa in tassi mutui e tassi sui prestiti, favorendo acquisti e ristrutturazioni.
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Mercati azionari: potrebbero beneficiare di un tono ancora più accomodante, soprattutto nel settore tech e nei titoli ad alto rendimento.
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Tassi long vs. short: se i Treasury a lungo termine restano elevati o volatili, l’effetto potrebbe essere attenuato sui prestiti reali.
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Valute e flussi globali: un dollaro più debole, se il mercato percepisce un ciclo di easing in atto, potrebbe influenzare i flussi di capitale verso mercati emergenti.
6. Rischi e controindicazioni
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Inflazione persistente: se l’inflazione non rallenta come previsto, la Fed potrebbe essere costretta a interrompere o invertire il ciclo di tagli.
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Effetti ritardati: i tagli impiegano tempo per tradursi in impatti reali sull’economia (spesa, investimenti, occupazione).
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Aspettative dei mercati: se le attese sui tassi in calo diventano troppo elevate, un semplice “rinvio” da parte della Fed potrebbe deludere i mercati, causando volatilità.
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Debito pubblico: tassi più bassi alleggeriscono il servizio del debito, ma potrebbe anche incentivare eccesso di leva nel settore privato.
7. Conclusioni
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Il taglio di 25 punti base di settembre sembra l’avvio di una nuova fase: da “soppressione dell’inflazione” a “gestione del rischio occupazionale”.
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Le probabilità di un ulteriore taglio a ottobre sono elevate, ma la Fed resta guidata dai dati.
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L’enfasi ora è su come bilanciare crescita ed inflazione in un contesto globale incerto, con possibili colpi di scena dati da indicatori economici poco prevedibili.
IL TAGLIO DEI TASSI E’ STATO NECESSARIO PER LA DISOCCUPAZIONE CRESCENTE, SE NON CI FOSSE STATO QUESTO PROBLEMA LA FED NON AVREBBE PROCEDUTO ANCORA AL TAGLIO DEI TASSI IN QUANTO L’INFLAZIONE E’ SOPRA IL TARGET OBIETTIVO DEL 2%. IN OGNI CASO L’INCERTEZZA SUL FUTURO DEGLI STATI UNITI E QUINDI DI TUTTI GLI ALTRI MERCATI E’ ANCORA MOLTO EVIDENTE E DIFFICILE DA INTERPRETARE.
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