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Flat Tax: la proposta di Matteo Salvini per far calare la pressione fiscale, quali vantaggi?

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Già da tempo si sostiene che in Italia vi sia la necessità di introdurre una Riforma Scaglioni IRPEF che possa ridurre la pressione fiscale. Purtroppo ad oggi ancora nessuna novità, si stenta ad introdurre e a sostituire l’attuale sistema di tassazione Irpef per aliquote e scaglioni. Come dovrebbe essere cambiata? Ecco la proposta del Leader della Lega Nord Matteo Salvini che propone la Flat Tax ovvero una tassazione dei redditi proporzionale ad aliquota fissa del 15%. Vediamo quali sarebbero i vantaggi e i contro derivanti da una proposta del genere.
Flat Tax: come funzionerebbe?
Una creazione ed una proposta di Matteo Salvini, Leader della Lega Nord, mirante a ridurre l’elevatissima pressione fiscale italiana che da sempre contraddistingue il panorama tributario nazionale e a lottare contro il fenomeno dell’evasione fiscale. Un duplice vantaggio che avrebbe effetti benefici per tutta la collettività nazionale, ma come funzionerebbe?
L’attuale sistema di tassazione dei redditi Irpef a cinque scaglioni sarebbe sostituito con un’aliquota unica, il che sarebbe davvero molto più semplice da applicare e meno oneroso.
Le imposte sui redditi con la Flat Tax verrebbero pagate dai contribuenti mediante applicazione di un’aliquota fissa del 15% (Lega Nord); mentre il Partito di Berlusconi propone il 23%.
Inoltre, oltre all’aliquota fissa si affiancherebbe un sistema di deduzioni proporzionale di 3.000 euro per ciascun componente del nucleo familiare da computare sulla base del reddito complessivo.
Quali svantaggi? C’è chi subito ha “alzato” la voce contro la proposta di Matteo Salvini adducendo come motivazione l’incostituzionalità della stessa: la Flat Tax sarebbe contraria al principio di progressività dell’imposizione fiscale (art. 53 della Costituzione).
Inoltre, con l’introduzione di una tassazione del genere, il Bilancio statale si troverebbe con minori entrate, il che non è un bene dato che c’è necessità di “ripristinare” i conti statali.
100 miliardi gli euro in meno che entrerebbero in cassa, ma in effetti tale ammanco sarebbe ripianato dalle risorse “recuperate” dalla lotta all’evasione.
Non a caso uno dei vantaggi derivanti dall’introduzione della Flat Tax è proprio quello di diminuire il peso dell’evasione, oltre a ridurre al 15% la pressione fiscale, da applicare indifferentemente sui redditi da lavoro dipendente e d’impresa al netto della deduzione prevista.

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