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Tax Credit Pubblicità 2018: che cos’è e come funziona?

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Ottime ed interessanti novità relative agli incentivi fiscali per gli investimenti pubblicitari incrementali introdotti nel decreto fiscale approvato dal Consiglio dei Ministri durante la seduta del 13 ottobre scorso.

In buona sostanza, sono stati introdotti definitivamente con l’articolo 57 bis della Manovrina gli incentivi fiscali per gli investimenti pubblicitari incrementali su quotidiani, periodici ed emittenti televisive e radiofoniche locali (comprese anche le testate “online”).

Secondo gli ultimissimi aggiornamenti legislativi il Tax Credit Pubblicità non è altro che un credito d’imposta che si applica alle imprese e ai lavoratori autonomi che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali, il cui valore ecceda almeno l’1% degli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi di informazione nell’anno precedente.

Il Tax Credit Pubblicità si sostanzia come incentivo fiscale pari al 75% del valore incrementale degli investimenti pubblicitari effettuati, con previsione di applicare fino al 90% nel caso di microimprese, PMI e start up innovative.

Tra gli Investimenti ammissibili al credito d’imposta rientrano: gli investimenti riferiti all’acquisto di spazi pubblicitari e inserzioni commerciali su giornali quotidiani e periodici, nazionali e locali, ovvero nell’ambito della programmazione di emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali.

ESCLUSE le spese sostenute per l’acquisto di spazi destinati a “servizi particolari”, quali, ad esempio: televendite, servizi di pronostici, giochi o scommesse con vincite di denaro, di messaggeria vocale o chat-line con servizi a sovraprezzo.

Il Governo ha confermato che il credito d’imposta è applicabile sin da subito agli investimenti pubblicitari effettuati dal 24 giugno 2017 al 31 dicembre 2017.

La capienza del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione istituito dalla legge Editoria, per questo semestre 2017 è di ammontare 20 milioni di euro.

Per il prossimo anno 2018 oramai alle porte le risorse ammontano a 62,5 milioni di euro. Si ricorda che una novità fiscale rilevante riguarda l’inclusione nel Bonus degli investimenti pubblicitari effettuati sulle testate digitali.

Dunque, anche la spesa sostenuta per la pubblicità sulla stampa online, rientra nel credito d’imposta.

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