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Credito di imposta a favore di chi investe nel sud. Calcolo.

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Con la circolare n. 34 del 3 agosto 2016 l’Agenzia delle Entrate ha di fatto reso possibile utilizzare il credito di imposta

per chi investe nel mezzogiorno.

Nella circolare, è stato richiamato il Provvedimento del 24 marzo 2016 che ha reso pubblico il modello necessario ai fini della richiesta

di utilizzo del credito di imposta spettante.

Sono agevolabili tramite credito di imposta utilizzabile in compensazione orizzontale l’acquisto di beni strumentali nuovi,  che fanno parte

di un progetto di investimenti iniziale e destinati a strutture produttive ubicate nelle zone del sud obiettivo 1 come Campania, Puglia, Basilicata,

Calabria e Sicilia in forza delle deroghe previste dall’art. 107, paragrafo 3, lettera a), del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, e nelle

zone assistite delle regioni Molise, Sardegna e Abruzzo, ammissibili alle deroghe previste dall’art. 107, par. 3, lettera c), del Trattato sul

funzionamento dell’Unione europea, come individuate dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2014-2020 (2014) 6424 del 16 settembre
2014.

Ci sembra utile proporre esempi di calcolo del credito di imposta spettante.

La Legge n. 208 del 2015, Legge di Stabilità 2016 prevede che il credito di imposta
opera nella misura massima:

  1. del 20 per cento per le piccole imprese,
  2. del 15 per cento per le medie imprese;
  3. e del 10 per cento per le grandi imprese.

Quindi per ciascun progetto di investimento le percentuali del credito di imposta, di cui sopra,  sono applicabili fino a un massimo di importo massimo pari a 1,5 milioni di euro

per le piccole imprese, par a 5 milioni di euro per le medie imprese e a 15 milioni di euro per le grandi imprese.

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